Monastero di san Vito di Valloppio in Casalalta

Facente parte dei tre Monasteri Benedettini eretti nel territorio di Collazzone (San Lorenzo a Collazzone, San Pancrazio a Collepepe e San Vito di Valloppio a Casalalta) e collocato nella Parrocchia di Casalalta (vicino alla località Santa Liberata) il sito appare ormai in uno stato di abbandono.

Come evidenziato da Nadia Togni (archivio di San Pietro in Perugia), dal secolo XIII il Monastero di San Vito di Valloppio fu strettamente legato a quello di San Pancrazio, tanto che in alcuni documenti si parla del Monasterium Sanctorum Viti et Pancratii. I due monasteri, costruiti l’uno a sinistra e l’altro a destra del torrente Puglia, godevano di una posizione strategica sul Tevere e gestivano alcuni mulini eretti sui vicini corsi d’acqua, come il mulino a grano di San Pancrazio (oggi vicino alla superstrada E45). Nel 1299, l’abate di San Vito di Valloppio pagava le imposte dovute alla Curia Romana (le cosiddette decime) anche per San Pancrazio, che all’epoca era governato da un priore dipendente da San Vito. Nel secolo XV cominciò il declino dei due monasteri.