Beato Simone da Collazzone
Nato nel 1208 dal conte Todino e dalla contessa Matilde, Simone scelse di vivere secondo lo stile povero ed umile di san Francesco e santa Chiara d’Assisi. Indossò l’abito minoritico dalla prima adoloscenza (1221 ca.), e fu scelto da Cesario da Spira a far parte di una missione voluta da Francesco per diffondere l’Ordine in Germania. Simone conobbe dunque Francesco e fu esponente della terza generazione dei soci, che si aggregarono dopo il IV concilio Lateranense. Pochi mesi dopo l’ingresso nell’Ordine partì per la Germania sotto la guida di Cesario da Spira e in compagnia, tra gli altri, di Giovanni di Pian del Carpine, Tommaso da Celano, Giordano da Giano. Il gruppo attraversò Trento, Bolzano, Bressanone, Vipiteno e quindi, varcato il Brennero, giunsero a Matrei e, per la vecchia strada romana, ad Augusta in Baviera. Qui Cesario divise il gruppo mandandoli in diverse province della regione. È probabile che Simone fosse sempre rimasto a fianco a Cesario. Nel 1223 Cesario, il giovane Simone e altri frati rientrarono in Italia. Probabilmente, dopo il ritorno, avvalendosi della libertà lasciato loro da Francesco andarono a vivere separati e appartati dalla comunità nella Valle Spoletana. Nel 1235 Simone è presente a Todi come testimone dell’atto secondo cui il vescovo Bonifacio dona il monastero di S. Lorenzo di Collazzone a altri beni ai frati Minori perché vi fondino un monastero femminile. Nel 1244 Simone viene eletto ministro provinciale della Marca, succedendo a Crescenzo da Iesi. Nel 1250, il 24 aprile, Simone muore a Spoleto in odore di santità, tanto che rapidamente e largamente si diffuse la fama dei suoi miracoli.
[Fonte: E. Menestò, Simone da Collazzone francescano e il processo per la sua canonizzazione (1252), 2007]