Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta

Le prime notizie d’archivio relative all’edificio risalgono all’anno 1574, figurando sotto il titolo di oratorio, annesso alla vicina abbazia dei santi Vito e Pancrazio. La data sulla base del fonte battesimale, in pietra scolpita, ne assegna la realizzazione all’anno 1594. La chiesa parrocchiale ha subito, nel corso dei secoli, più interventi di restauro, che ne hanno profondamente alterato l’aspetto originario. I lavori di ampliamento, iniziati nel 1898, terminano nel 1902, quando era abate – parroco don Giovanni Pucci, con la solenne consacrazione della nuova chiesa da parte del Vescovo di Todi, come ricorda la lapide posta in fondo all’aula, sulla parete destra. Il progetto dell’ing. Agostino Lami fu realizzato solo in parte consegnandoci l’impianto neo-romanico che conosciamo oggi. Si tratta di un ‘aula unica, intonacata e tinteggiata, coperta con volta a botte, sorretta da sottarchi poggianti a loro volta su paraste tuscaniche. Il presbiterio, rialzato di un gradino, aveva l’altare maggiore in muratura stuccata, e presentava un fondo absidato. Lungo le pareti laterali si aprono ben dieci nicchie, cinque per ogni lato, due delle quali ospitano altrettanti altari, anch’essi in muratura. All’interno sono custodite due tele settecentesche, una raffigurante la “Madonna del Carmine”, l’altra con l’immagine dei santi Sebastiano e Pancrazio. Le pareti esterne evidenziano i caratteri della ristrutturazione neoromanica di inizio novecento. In particolare, il prospetto principale, a due spioventi, mostra una semplice cortina di mattoni laterizi a facciavista; il portale, con lieve strombatura ed arco a tutto sesto, ed il rosone sovrastante presentano decorazioni in terracotta, così come la cornice di coronamento. Degno di nota il campanile che con la sua cuspide caratterizza il profilo del centro storico di Collepepe. Come ricorda la lapide, posta alla base, è stato realizzato interamente in mattoni nell’anno 1926 .