Monastero di San Pancrazio in Collepepe

Facente parte dei tre Monasteri Benedettini eretti nel territorio di Collazzone, il monastero di San Pancrazio di Collepepe sarebbe stato fondato nel secolo XI da uno dei primi Conti di Coldimezzo, il cui stemma è scolpito sopra al portale trecentesco della chiesa. Come evidenziato da Nadia Togni (Archivio di San Pietro in Perugia) il Monastero è citato in alcuni documenti ove si parla del Monasterium Sanctorum Viti et Pancratii, con riferimento all’altro Monastero di San Vito di Valloppio, costruiti l’uno a sinistra e l’altro a destra del torrente Puglia, i quali godevano di una posizione strategica sul Tevere e gestivano alcuni mulini eretti sui vicini corsi d’acqua, come il mulino a grano di San Pancrazio. Il monastero fu spesso in contrasto con l’abbazia di San Pietro di Perugia per definire i confini dei rispettivi possedimenti tra Casalina e Ripabianca. Per molto tempo la comunità di San Pancrazio fu ricca e fiorente; nel 1347 contava 12 monaci e l’abate disponeva di tre residenze: una nel monastero, una nel castello di Collepepe e una a Perugia. Il Monastero passò poi sotto la guida dei Cappuccini.